TERRITORIO
La viticoltura del Salento si è sviluppata a partire, secondo l’opinione degli storici, dall’epoca antecedente il VIII e VI secolo A.C. Col passare del tempo la collocazione geografica dei due vigneti storici, il Primitivo e il Negroamaro, non è cambiata e rappresenta oggi la base della piattaforma ampelografica.
La Penisola Salentina è la parte meridionale della Puglia e si estende tra il mare Adriatico e lo Ionio: per la sua conformazione geografica viene definito il “tacco d’Italia”. E’ delimitato a nord dai rilievi delle Murge che raggiungono i 400 metri sul livello del mare e che declinano poi verso la grande pianura.
Il Salento è un territorio di tipo carsico dove le acque piovane, attraverso fenditure e cavità naturali, vengono convogliate nel sottosuolo costituiscono una importante riserva idrica. Il suolo è costituito da terra marnosa che contiene una giusta proporzione di sabbia, argilla, calcare e non è infrequente incontrare terre rosse e i terreni ricchi di scheletro costituito da conglomerati ghiaiosi. Il clima é temperato tipico delle zone marittime. I venti che soffiano da nord-est, determinano, durante i mesi estivi, una favorevole escursione termica tra il giorno e la notte, quindi condizioni climatiche particolari per un territorio a questa latitudine.
Produrre vini nel Salento significa integrarsi in questa suggestiva cornice di grandi tradizioni dove la cultura del vino si esprime in una delle forme più nobili d’Italia.